Leggi tutto: La magia di un Concerto

C’è un che di magico nella musica, quel mistero antico e universale che trasforma il suono in emozione, una vibrazione puramente meccanica che sorprendentemente si trasforma in vibrazione dell’animo. E in un concerto questa magia raggiunge l’acme. Musicisti e cantanti, ciascuno seguendo la propria linea melodica, si fondono insieme per diventare un tutt’uno. Un concerto è qualcosa che non esiste prima dell’istante in cui il direttore, sorridendo a coristi ed orchestrali, ordina con un gesto solenne l’esecuzione della prima nota, e svanisce nell’eco dell’ultima nota eseguita fusa imprescindibilmente insieme agli applausi del pubblico. Ogni concerto è quindi un unicum irripetibile, una mistura non riproducibile di fisicità ed emozioni che avvolge tutti: spettatori, musicisti e direttore. Per questo i due concerti effettuati nell’arco di ventiquattro ore dal Coro di Subiaco insieme alla Kammerorchester di Ochsenhausen, anche se prevedevano lo stesso repertorio, si sono trasformati in due eventi distinti. Due concerti che hanno regalato emozioni differenti: Il primo eseguito il 25 ottobre presso l’Abbazia di Sant’Anselmo all’Aventino a Roma ed il secondo il giorno successivo nell’Abbazia di Santa Scolastica a Subiaco. Concerti voluti dall’Abate di Subiaco per festeggiare la ricorrenza del 50 anniversario della proclamazione di San Benedetto da Norcia a Patrono d’Europa. Due lunghe cavalcate musicali capaci di fermare il tempo per oltre un’ora, trasportando tutti i presenti in un universo parallelo, quello dell’arte musicale.

Lungo e pieno di soddisfazioni reciproche il connubio tra il Coro di Subiaco e la Kammerorchester di Ochsenhausen, una collaborazione costante reciprocamente cercata attraverso i 25 anni del gemellaggio tra le due città. A repertorio questa volta il Beatus Vir e il Gloria KV 589 di Vivaldi e il Te Deum di Gotfried Heinrich Stölzen, un programma veramente impegnativo e complesso, ma che ha regalato due eventi musicali eccezionali. Sapienti le direzioni dei Maestri Ludwig Kibler, Stefano Quaresima e Fernando Stefanucci, che si sono alternati sul podio a suonare quel complesso strumento musicale formato da oltre ottanta persone, tra cantori e musicisti, chiamato Coro e Orchestra. Magistrali le interpretazioni dei soprani solisti Elena Cignitti, Annalisa Quaresima e del tenore Gennaro Panarello che hanno impreziosito la brillante performance della Kammerorchester di Ochsenhausen e del Coro Polifonico Città di Subiaco. Due ensemble formati quasi esclusivamente da non professionisti ma in grado di affrontare pagine di musica di altissimo livello per regalare al pubblico concerti memorabili.

Benedetto Appodia

 

Il Conservatorio dell'Aquila "A. Casella" istituisce a Subiaco, in collaborazione con L'Associazione Corale "Città di Subiaco", corsi di studi PRE-Accademici  finalizzati al conseguimento di una formazione musicale adeguata a poter sostenere esami di ammissione ai corsi accademici di livello superior.

I Corsi istituiti per l'Anno Accademico 2014/2015 sono i seguenti

 

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Informazioni presso la sede dell'Associazione Corale "Città di Subiaco" nei giorni di mercoledi' e venerdi' dalle ore 15.00 alle ore 18.00 a partire dal primo ottobre.

La sede dell'Associazione è in Piazza Sant'Andrea a Subiaco, Convitto San Benedetto Sala Salvi.

Per ulteriori informazioni 333/5987629 - 349/3514986 - 347/0144670.

 

Oppure invia una mail dalla sezione Contatti.

 

Santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti si festeggia il 22 novembre, quest’anno un giovedì. In un tweet di quel giorno lo stesso Lorenzo Jovanotti ha ricordato la festività della Santa. La musica, sotto le mille dimensioni in cui si è dipanata nel corso dei secoli, è in realtà un unicum culturale che accompagna e testimonia le differenti epoche umane, corpo dinamico dove tutti i musicisti, di qualsiasi genere e di qualsiasi epoca storica, si ritrovano insieme anche nel nome della martire Cecilia. Il Coro di Subiaco ha voluto tributare il suo omaggio alla santa protettrice della musica tenendo lo scorso 24 novembre un concerto in suo onore presso la Sala Salvi a Subiaco. In una sala gremitissima, il concerto è stata una pura occasione per riconciliarsi con il mondo della musica. Sotto la direzione del Maestro Stefano Quaresima infatti il coro polifonico ha presentato un repertorio quanto mai inedito per accostamento: ha unito madrigali e frottole con brani polifonici moderni. Breve ma intensissimo il programma: cinque brani scherzosi e popolani composti nel 1500 (El Grillo è bon Cantore, O occhi manza mia, Il bianco e dolce cigno di Arcadelt, So ben mì c’ha bon tempo e Chi la Gagliarda, donne, vo’ imparare) uniti ad uno struggente brano a quattro voci Northern Lights del compositore norvegese Ola Gjeilo (1978) pubblicato nel 2008, e ad un sorprendete rifacimento polifonico, curato dal maestro Quaresima, del famosissimo brano dei Queen, Bohemian Rhapsody, scritto da Freddy Mercury, leader della pop-band inglese degli anni ottanta e scomparso proprio il 24 novembre del 1991. La musica, ha spegato il Maestro Quaresima, quando è buona musica, può riesprimersi anche sotto altri contesti interpretativi senza perdere il suo fascino, anzi può acquistare nuove peculiarità sonore ed emozionali. Anche con i brani dei Queen quindi si può onorare e festeggiare Santa Cecilia. Pura sperimentazione musicale, quella del coro di Subiaco, atteso ora dal suo pubblico ad uno sviluppo ulteriore di questo filone artistico.

Il concerto è stato poi chiuso dallo struggente e commovente brano Signore delle Cime, diretto dal Maestro Fernando Stefanucci, eseguito a ricordo dei coristi scomparsi, protagonisti indimenticati della storia ultraquarantennale della Associazione Corale Città di Subiaco.

Benedetto Appodia

 Nell'economia di un coro, il risultato di un'esibizione rappresenta certamente il frutto del percorso di studio e applicazione più recente. Ma non del tutto e, per come la vedo io, solo in minima parte.
Quel risultato è solo "il punto della situazione" del momento rispetto ad un cammino più vasto, con premesse di molto anteriori rispetto alla preparazione del singolo evento e con prospettive che devono andare ben oltre la realizzazione dell'evento stesso.

Il coro è uno strumento musicale a tutti gli effetti e chi conosce gli strumenti musicali sa che essi hanno bisogno di essere suonati per molto tempo per poter rendere al massimo e, in seguito, essere mantenuti, curati e continuamente sottoposti ad adeguata manutenzione. Poche cose conosco che possono dare e togliere con uguali tempi e intensità come la musica. Questo non deve scoraggiare... è un impegno, lo so, a volte faticoso, che richiede sacrificio e che può essere sostenuto e affrontato serenamente solo se alla base c'è l'amore e la passione per ciò che si fa e, soprattutto, per ciò che si potrebbe fare grazie ad esso. Non è solo una questione di tecnica, a volte nemmeno quella è sufficiente. Bisogna amare ciò che facciamo e, soprattutto, far amare la musica che produciamo, coscienti che quello che realizziamo è un evento unico, irripetibile e, come tale, importante. Speciale.
Questo è il mio punto della situazione dopo l’ultima esperienza: sforziamoci di (ri)scoprire adeguatamente l’amore non solo per il risultato, ma per il cammino necessario al suo raggiungimento.
La chiave è dunque questa: le PROVE!
 
Complimenti a tutti per l’ottima performance di sabato a Roma sulla scia della quale vedremo, in alcuni casi, di apportare modifiche alla disposizione delle sezioni per essere pronti a qualsiasi esigenza logistica.
 
BRAVI!!
Stefano Quaresima
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Elenco dei numeri vincienti della lotteria di Santa Cecilia organizzata dal Coro di Subaico

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